Con-tatto è un progetto ideato da rotariani per aiutare i giovani affetti da autismo attraverso un percorso itinerante di allenamento e adattamento all’ambiente, condotto con un approccio scientifico.
Le caratteristiche di Con-tatto
Il progetto Con-tatto nasce dall’intuizione di quattro amici: il rotariano Carmelo Velardo, il rotaractiano Luca Rivoira e due amici del Rotary Alessandro Bocchi e Graziano Lomagistro, tutti accomunati dalla passione per il “cammino”. Hanno messo insieme le loro competenze professionali e le loro esperienze umane per promuovere un progetto che si propone di aiutare i giovani affetti da autismo. Il progetto viene condotto con un approccio scientifico sotto la guida del Dott. Roberto Keller.
L’aspetto innovativo del progetto è quello di lavorare su queste abilità durante un percorso itinerante che si svilupperà in otto tappe di circa 20 chilometri ciascuna, con partenza da Acquapendente per raggiungere Roma, per un totale di 180 chilometri.
Gli obiettivi fondamentali del progetto riguardano principalmente il potenziamento delle abilità adattive, da intendersi come l’insieme di capacità che permettono all’individuo con sindrome di autismo di sviluppare modalità più armoniche di “stare” nel proprio ambiente di vita. Si tratta di operare su capacità che riguardano essenzialmente l’area della cura del sé, l’area della comunicazione, l’area delle relazioni sociali, e più in generale lo sviluppo dell’autodeterminazione, delle competenze e dell’autonomia e l’uso delle risorse della comunità.
Il progetto si caratterizza per i suoi punti di forza: l’impostazione scientifica da parte dell’ASL Città di Torino, l’approccio analitico della sua struttura e dell’organizzazione, la competenza e la professionalità degli organizzatori, il rapporto diretto tra i professionisti dell’ASL e gli accompagnatori rotariani.
Le fasi di attuazione si sviluppano in step successivi: l’analisi di fattibilità, la ricerca di sponsor, la valutazione dei rischi, l’individuazione degli utenti, gli incontri formativi degli accompagnatori, gli incontri conoscitivi con le famiglie dei giovani, gli allenamenti, la partenza.
Con-tatto offre nuove opportunità
Le opportunità che il progetto Con-tatto intende realizzare sono di creare una nuova via di crescita per questi giovani e migliorare la conoscenza della patologia. Naturalmente gli organizzatori non si nascondono le difficoltà, a partire dal dispendio di energie durante il percorso, dalla gestione delle libertà individuali, dalle difficoltà che sorgono durante il cammino, come il rischio di abbandono da parte di alcuni dei giovani partecipanti, le eventualità di infortunio, i problemi collegati alle abitudini alimentari, ai cambiamenti climatici.
La presenza di specialisti del settore permette di attuare una valutazione testistica pre e post intervento abilitativo, la definizione degli skills da acquisire, attraverso una modulazione in step progressivi, identificando per ogni tappa del percorso un obiettivo su cui lavorare.
È definito un programma di preparazione psicologica al percorso e un programma di preparazione fisica, previa valutazione medica sportiva. In chiusura si intende presentare al mondo scientifico i risultati del progetto anche attraverso pubblicazioni e presentazioni congressuali.
Le figure che operano in Con-tatto
Un educatore professionale coordina le varie fasi di sviluppo. All’educatore è demandato il compito di organizzare la gestione dei training da effettuare prima della partenza con obiettivi specifici, che riguardano l’allenamento dei ragazzi a più livelli, proponendo attività specifiche sia per la costruzione di una forma fisica, che supporti il cammino prescelto con giornate a tema, sia per la conoscenza e gestione del gruppo di ragazzi. Si comporta quindi come riferimento per le persone coinvolte, volontari e ragazzi in eventuali difficoltà. Valuterà la variazione delle autonomie tra la partenza e la fine del percorso e collabora alla redazione di una pubblicazione relativa al lavoro svolto e ai risultati ottenuti.
Un educatore professionale coordina le varie fasi di sviluppo. All’educatore è demandato il compito di organizzare la gestione dei training da effettuare prima della partenza con obiettivi specifici, che riguardano l’allenamento dei ragazzi a più livelli, proponendo attività specifiche sia per la costruzione di una forma fisica, che supporti il cammino prescelto con giornate a tema, sia per la conoscenza e gestione del gruppo di ragazzi. Si comporta quindi come riferimento per le persone coinvolte, volontari e ragazzi in eventuali difficoltà. Valuterà la variazione delle autonomie tra la partenza e la fine del percorso e collabora alla redazione di una pubblicazione relativa al lavoro svolto e ai risultati ottenuti.
È inoltre prevista la figura dell’accompagnatore rotariano con il compito di prendersi cura dei ragazzi, garantendo il rispetto del protocollo comportamentale definito dal coordinare scientifico per tutta la durata del progetto e coinvolgendo il Rotary e le istituzioni dei vari comuni che si incontrano lungo il percorso, in particolare nella tappa finale romana.
Un massoterapista /preparatore atletico si preoccupa di programmare e organizzare la preparazione fisica dei partecipanti alla camminata nei mesi precedenti alla partenza. È suo compito gestirne il benessere, con particolare cura degli equilibri posturali attraverso esercizi di mobilità, stretching e correttiva postura.
La comunicazione del progetto
Naturalmente il progetto intende dare anche visibilità al Rotary attraverso tutte le forme di comunicazione disponibili ed individuare gli sponsor che dovranno sostenerne parte.
La comunicazione rappresenta un ruolo chiave: prima, durante e dopo l’evento, considerando che uno tra gli obiettivi principali dell’iniziativa è di dare visibilità in ambito nazionale al progetto abilitativo. Si prevedono quindi delle conferenze stampa di presentazione del progetto e tutte le fasi di sviluppo saranno documentate attraverso foto e video.
Si provvederà ad una gestione continua della comunicazione, principalmente attraverso una pagina Facebook dedicata che presenterà il progetto nei suoi aspetti. Per tutta la durata del percorso la presenza di un fotografo professionista ed un giornalista daranno evidenza ai momenti più significativi del cammino con l’obiettivo di dare forma ad una presentazione che racconti il progetto da utilizzare nelle conferenze e negli incontri dedicati all’autismo.
Rassegna stampa
2 febbraio 2020, sito del Corpo Italiano di San Lazzaro – Roma, Con-tatto: Firmato un protocollo dal valore sociale e scientifico