Due panchine per Vittorio

Diano d’Alba ha due nuove panchine d’autore al Castello Alto o Belvedere

Per ricordare l’ingegner Vittorio Ferrio, socio fondatore del Club, il RC Torino Val Sangone ha donato due panchine al Comune di Diano d’Alba, paese d’origine della famiglia Ferrio. L’architetto Aurora Cobianchi ha progettato le due panchine, mentre l’ingegner Alberto Cavaletti, socio del Club, le ha realizzate nella sua officina.

La signora Ada Momigliano, vedova del compianto Vittorio, ha effettuato il taglio del nastro dell’inaugurazione delle due panchine. Era presente il sindaco di Diano d’Alba, Ezio Cardinale. Alla toccante cerimonia hanno anche partecipato Elisa, figlia di Vittorio e Ada, con la sua famiglia, gli ex alpini del locale raggruppamento, numerosi soci del Club e Piero Mollo, socio del RC Canale Roero. Una bella cerimonia per ricordare un uomo di grande cultura, umanità e spirito rotariano di servizio.

Le panchine rimarranno al Castello Alto di Diano per ricordare la persona di VIttorio Ferrio a tutti coloro che ammireranno il favoloso panorama delle Langhe seduti su di esse. Come ricordato durante la cerimonia, Vittorio era “un uomo di grande cultura, umanità e dedizione, che con discrezione e nobiltà d’animo ha arricchito le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e il Rotary Club Torino Val Sangone”.

Con il Palazzo dei Musei di Varallo

Nell’atmosfera artistica e solenne del Salone dell’incoraggiamento del Palazzo dei Musei di Varallo, dopo il saluto del Presidente del Rotary Club Valsesia, Roberto Mattasoglio,  si è svolta la cerimonia del rinnovo della firma del Protocollo di intesa tra il Distretto 2031, rappresentato dal Governatore Vincenzo Carena, e la Società di Incoraggiamento allo studio del Disegno e la Conservazione delle opere d’arte di Varallo, rappresentata dal Presidente Claudio Francione.

 L’iniziativa promossa dalla Commissione distrettuale “Valorizzazione del Patrimonio Culturale”, presieduta dal PDG Luigi Viana, mira a valorizzare le istituzioni depositarie di patrimoni artistici e culturali di eccellenza del nostro territorio, per favorire un dialogo continuo all’insegna dell’amicizia e dei valori condivisi di tutela, di promozione della conoscenza e servizio alla comunità, nella consapevolezza che tutto ciò rappresenta una leva di crescita civile, sociale ed economica.

Con questi protocolli si sancisce inoltre l’impegno del Distretto ad essere parte attiva nella salvaguardia e nella diffusione del sapere, aprendo le porte dei musei, degli archivi e delle collezioni per ampliare la fruizione a tutta la cittadinanza e per promuovere e far conoscere i nostri tesori.

Hanno concluso la giornata due interessanti visite guidate: una per conoscere, i capolavori della Pinacoteca, guidati dalla Direttrice Conservatrice del museo Paola Angeleri e l’altra proposta da Marta Coloberti, Conservatrice del Museo Calderini, che ci ha aperto uno scrigno prezioso degli antichi erbari dell’Abate Carestia, custoditi nel Museo Calderini, parte integrante del Palazzo dei Musei

Giardino Sensoriale Terapeutico

Il Rotary Distretto 2031, attraverso le Commissioni “Tutela dell’Ambiente e valorizzazione del territorio” e “DEI” (Diversità, Equità, Inclusione), in collaborazione con il Rotary Club Torino Est, ha realizzato un Giardino Sensoriale Terapeutico. L’intervento è avvenuto presso la residenza diurna “Carane di Uka” della Cooperativa Esserci, situata in via Grazia Deledda 5, nella Circoscrizione 7 di Torino.

Il progetto, sviluppato dal Dipartimento di Agraria dell’Università di Torino con il contributo del professor Mario Devecchi e dello studente Amedeo Bizzotto, si articola in due fasi:

  1. Preparazione del terreno e piantumazione di specie vegetali ad alto impatto sensoriale, realizzata ad aprile 2025 da volontari rotariani, personale della Cooperativa e ospiti della struttura.
  2. Cura continuativa delle piante, affidata alle persone con disabilità assistite dalla Cooperativa, con supervisione periodica di uno specialista.

Di questo progetto ha parlato anche la testata Torino Oggi in questo articolo.

Che cos’è un Giardino Sensoriale Terapeutico?

Il Giardino Sensoriale Terapeutico è progettato per stimolare i sensi (vista, tatto, olfatto) e promuovere il benessere attraverso l’interazione con la natura. Oltre a offrire un’opportunità terapeutica per gli ospiti della struttura, l’area sarà accessibile alla comunità durante eventi specifici.

Questo modello di Giardino Sensoriale Terapeutico rappresenta un esempio replicabile di service che coniuga inclusione sociale, cura dell’ambiente e benessere collettivo.

L’esempio di Torino non è il solo

Un progetto analogo è in fase di realizzazione a Vercelli. Qui l’Istituto Tecnico Agrario curerà la progettazione e i Rotary Club del Gruppo Piemonte Centrale si occuperanno della piantumazione in un’area di edilizia popolare. Poi, la manutenzione sarà affidata a persone coinvolte nelle associazioni Liberi di Scegliere, Rosa Blu Special Olympics e Associazione Vercellese Malati Alzheimer.

Antiche ricette piemontesi

Antiche ricette piemontesi” è un viaggio tra i sapori, la cultura e le tradizioni della nostra terra. Infatti, cibo è aggregazione, conoscenza, cultura, memoria, è anche necessità, risorsa e sostegno. 

“Antiche ricette piemontesi” – Le origini del progetto

Il luogo di nascita del volumetto “Antiche ricette piemontesi” è rappresentato dalla RSA “Il Girasole” di Ciriè, ad opera delle anziane ospiti della struttura, intervistate 10 anni fa dagli allievi della I media del Plesso Viola, quando il Rotary Club Ciriè Valli di Lanzo indisse un concorso per le scuole medie sulle usanze e tradizioni del territorio.

In questi incontri i ragazzi trassero, oltre al testo dell’intervista, una serie di ricette corredate di bellissimi disegni a colori, che furono presentate al concorso.

Un progetto per gli anziani

Sarebbe stato un peccato perdere questo bellissimo lavoro e l’occasione è venuta quest’anno dal Progetto Distrettuale sulla “Tutela dell’Anziano”. Poiché “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, come recita la legge di Lavoisier, quest’anno le ricette raccolte dalla viva voce delle Signore ad opera dei ragazzi si sono trasformate in quaocosa di concreto. Infatti, è stato pubblicato il bel ricettario stampato a cura del Rotary Club CIriè Valli di Lanzo.

Il service denominato “Antiche Ricette Piemontesi”, in collaborazione con i Rotary Club Cuorgnè e Canavese e Rotary Club Ivrea, è consistito nell’acquisto di attrezzature per le cucine delle RSA, quindi sempre in tema cibo, e per l’assistenza ai malati di Parkinson.

Il ricettario ha avuto un grande successo, con 1.000 copie vendute, tra rotariani e non. Così, con il ricavato della vendita sarà possibile dare vita ad altre iniziative a favore dell’anziano. 

Il video di presentazione del progetto

In occasione della Giornata Distrettuale dell’Anziano è stato preparato questo video di presentazione del progetto.

Un incontro tra giovani e anziani

Il ricettario vuole trasmettere il rispetto delle risorse che abbiamo a disposizione, che i vecchi ci hanno insegnato ad utilizzare bene, a non sprecare e che non dobbiamo permettere che vadano perdute.

Inoltre, il libro è stata l’occasione di un bellissimo incontro tra due generazioni, i nonni e i giovani, allora ragazzini, adesso ventenni, che l’occasione ha fatto conversare e lavorare insieme, un legame affettivo che è sempre fonte di saggezza e di grande educazione alla vita.

Progetto Alzheimer

Il club Rotary Torino 1958 ha impostato il Service Il coraggio di un sogno, la forza di non essere soli su iniziativa del Presidente Mattia Savio, a sostegno di un progetto dell’Associazione AMA (Associazione Malati Alzheimer) fondata e gestita da Giuseppina Malerba e dal marito Guido Mantovani, attuale Presidente.

Il 21 settembre 2024 è stato organizzato dalla Associazione AMA un convegno intitolato: Conoscere e prevenire la demenza. Erano presenti molte persone e parenti desiderosi di comprendere le caratteristiche della malattia.

Gli oratori Dott.ssa Livia Fiorio e Dott. Diego Persico hanno parlato dei diversi aspetti della demenza, mettendo in evidenza che le malattie legate alla demenza sono ancora incurabili e, in quanto croniche, hanno un decorso progressivo. Per questo motivo al momento abbiamo solo l’arma della prevenzione. Hanno quindi approfondito gli aspetti di un buon stile di vita dando delle regole derivanti anche dalla loro esperienza.

Di seguito è intervenuto il Dott. Evaristo Stefanelli, psicoterapeuta, che si interessa particolarmente dei familiari vicini ai malati, aiutandoli a prendersi cura della propria salute, cercando di ridurre il rischio di sviluppare anch’essi una forma di demenza.

Il Club Rotary Torino 1958 partecipa con un contributo economico, grazie a un finanziamento della Rotary Foundation e con la presenza dei soci alle visite museali, come è richiesto per l’erogazione del District Grant.

Il progetto si è sviluppato su due direzioni:

  • Il sostegno ai familiari, affidato al Dott. Stefanelli senza intervento dei soci rotariani
  • Il percorso museale, con la partecipazione anche di soci rotariani. Prevede piccoli gruppi di ammalati occupati nella osservazione di alcuni quadri insieme agli psicologi. Lo scopo di questa cura innovativa è di risvegliare nella mente ricordi e emozioni della loro vita. Il gruppo di anziani è stato sempre accompagnato da uno psicologo, un assistente e un volontario.

Il 14 dicembre 2024 c’è stato il Convegno di chiusura della realizzazione del Progetto portato a compimento, con relazione sui risultati ottenuti.

District Grant Cottolengo

Un “buon uso” della tecnologia e dell’intelligenza artificiale a favore delle persone anziane affette da declino cognitivo

Capofila il Rotary Torino Nord-Est Crocetta

Partecipano i club: Torino Nord, Torino Europea, Torino Cavour Sud Est, Subalpina, Pinerolo

Il progetto proposto consiste nella fornitura di un sistema tecnologico innovativo che sfrutta l’intelligenza artificiale applicata a sensori ottici per il monitoraggio costante degli ospiti della residenza per anziani e in particolare di coloro i quali hanno una progressione di alcune patologie che conducono a un costante declino cognitivo (ad esempio, malattia di Alzheimer). Ogni dispositivo installato nella stanza dell’ospite raccoglie in modo automatico e automatizzato informazioni sulle sue condizioni, facilitando il lavoro degli operatori. La sua attività permette dunque di rilevare, 24 ore su 24, da remoto e in tempo reale dati utili ad assicurare un’assistenza più veloce, puntuale e a misura di residente.

Nella pratica, il dispositivo acquisisce immagini e suoni in modo autonomo e automatico, elabora le informazioni raccolte in modo immediato e le comunica sul dispositivo smartphone o tablet dell’operatore consentendogli un intervento tempestivo e mirato ogni volta che il residente ne abbia bisogno, ad esempio quando versi in situazioni potenzialmente pericolose come cadute ovvero tenti di scavalcare spondine o sia assente da troppo tempo dalla stanza. E’ di particolare utilità nelle ore notturne, permettendo al personale il monitoraggio da remoto di più ospiti contemporaneamente. Il dispositivo inoltre elabora report e analisi sulle condizioni dell’ospite che possono aiutare l’équipe di cura nel costruire un progetto di vita il più coerente con la specificità dell’individuo anziano nel pieno rispetto della privacy.

Un baffo per la ricerca – District Grant

Prevenzione del tumore della prostata per la popolazione maschile, soprattutto se di età superiore ai 60 anni

Capofila il Rotary Torino Subalpina, responsabile il Rotary Torino Nord-Est Crocetta

Partecipano i club: Carignano, Moncalieri, Torino Est, Torino Nord Ovest

Service in collaborazione con il Distretto Rotaract e il club Rotaract Torino Crocetta

In Italia il cancro della prostata è il tumore più diffuso nella popolazione maschile e rappresenta il 18,5 per cento di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo: le stime relative all’anno 2020 parlano di 36.074 nuovi casi l’anno a livello nazionale (Fonte AIRC). Il rischio è direttamente correlato all’età: se tra i 50 e i 60 anni sino a 1 uomo su 4 può presentare cellule cancerose nella prostata, a 80 anni questa condizione riguarda almeno 1 uomo su 2. Il tumore alla prostata cresce in genere lentamente, senza diffondersi al di fuori della ghiandola, e presenta un tasso di sopravvivenza a 5 anni superiore al 95%. Esistono tuttavia anche forme più aggressive, nelle quali le cellule malate invadono rapidamente i tessuti circostanti e possono anche diffondersi ad altri organi, per evitare l’insorgere delle quali si raccomanda la prevenzione secondaria con visite urologiche annuali, specialmente se si ha familiarità per la malattia o sono presenti fastidi urinari.

Da dieci anni a questa parte la Fondazione Ricerca Molinette organizza la campagna Un Baffo per la Ricerca con il duplice scopo di raccogliere fondi a favore della Struttura Complessa di Urologia della Città della Salute e della Scienza di Torino e di sensibilizzare sull’importanza della prevenzione dei tumori maschili sia in età giovanile (tumore al testicolo) sia in età avanzata (tumore alla prostata).

L’edizione dell’anno 2023 è stata particolarmente rappresentativa in quanto, anche grazie al contributo del Rotaract Crocetta e di altri partner, alla tradizionale campagna di raccolta fondi e informazioni si è aggiunta una campagna di prevenzione. Con un solo ambulatorio mobile è stato possibile visitare gratuitamente 387 persone nell’arco di quattro giornate, a 15 delle quali è stata indicata una successiva visita urologica ospedaliera che ha portato ad approfondimenti diagnostici.

Per l’anno 2024 gli organizzatori della campagna si propongono di raggiungere risultati ancora migliori con un coinvolgimento maggiore della popolazione conseguibile attraverso le seguenti azioni:
• una campagna pubblicitaria (cartellonistica) già nel mese di ottobre
• l’incremento del numero di ambulatori mobili a 2
• l’aumento delle piazze ove si svolge la campagna, scegliendo luoghi ricettivi come Piazza Palazzo di Città, Grattacielo San Paolo, Lingotto, Le Gru, Via Garibaldi
• proponendo le visite sia il sabato che la domenica
• remunerando il personale medico per incrementare le disponibilità delle visite
• operando nella prima cintura di Torino: Grugliasco, Nichelino, Stupinigi, Venaria
La campagna si basa sul supporto del CAS dell’ospedale Molinette, che offre già la possibilità di una visita a 3-7 giorni dalla prenotazione nel sospetto di una patologia oncologica, in un percorso che beneficia dell’esenzione temporanea 048. 

L’obiettivo è di effettuare visite mediche e di educare le persone alla prevenzione e, nel caso si sospetti una malattia di tipo oncologico, accedere con un canale preferenziale ai successivi passi diagnostici e terapeutici.

La parte operativa viene effettuata dai medici della Divisione Universitaria di Urologia diretta dal Prof. Gontero. 

Telemedicina in rete

Il progetto “Telemedicina in rete” è un’iniziativa del Rotary Club Viverone Lago in collaborazione con i Rotary Club Gattinara, Sant’Andrea Vercelli-Santhià-Crescentino, Vercelli e i Rotaract Club Sant’Andrea e Vercelli

Questo progetto si inserisce nell’azione che i Rotary Club vercellesi hanno intrapreso da tempo per supportare le strutture sanitarie del territorio, in linea con l’obiettivo indicato dal Governatore Vincenzo Carena di privilegiare le iniziative in favore degli anziani

L’attenzione dei Club si è focalizzata sulle difficoltà, emerse durante la pandemia, per la salvaguardia della salute nelle Case di Riposo e nelle RSA. In particolare, la necessità di sottoporre gli anziani ospiti ad esami ed accertamenti clinici nelle strutture ospedaliere ha comportato difficoltà e disagi connessi al trasferimento dei pazienti, soprattutto in condizioni di emergenza.

Una delle possibili risposte è unanimemente individuata nel ricorso alla telemedicina, che consente di agevolare la comunicazione tra gli operatori sanitari e i pazienti, senza la necessità di essere presenti nello stesso luogo.

Il progetto si prefigge di ridurre i disagi collocando, in quattro strutture territoriali, apparecchi elettrocardiografici avanzati in grado di trasferire i dati registrati alla Struttura di Cardiologia che potrà valutare la natura dei problemi, da remoto, suggerendo soluzioni. Non meno importante sarà il controllo dei parametri nutrizionali dei residenti nelle Case di Riposo, garantendo così una corretta assimilazione dei cibi e una adeguata idratazione, essenziali per scongiurare squilibri organici e la temibile complicanza delle piaghe da decubito.

La disponibilità di un apparecchio per la bioimpedenziometria consentirà la rilevazione diretta e tempestiva dei dati da parte di operatori locali e a distanza, per la loro elaborazione da parte di medici specialisti.

Corso di yoga

Questo corso di yoga sperimentale per anziani e ragazzi con disabilità è un’iniziativa del Rotary Club Aosta in collaborazione con i Rotary Club Courmayeur – Valdigne, Chamonix-– Mont-Blanc – Megeve (D 1780 – Francia) e Inner Wheel Club Aosta Centenario.

L’attivazione di un corso di yoga crea opportunità di socializzazione per gli anziani e per i ragazzi con disabilità, stimola il beneficio fisico e psichico tramite la pratica dello yoga. Inoltre, questa attività è tesa anche ad alleggerire le famiglie dall’impegno quotidiano della gestione.

Il corso è stato affidato alla Palestra Disval di Aosta, creata per favorire l’integrazione delle persone con disabilità o difficoltà motorie. Questa palestra è dotata di locali completamente accessibili e privi di barriere architettoniche.

Il corso di yoga si articola in due lezioni settimanali, della durata ciascuna di 90 minuti, con istruttrice di Yoga, e, due volte al mese, si aggiunge il supporto di una logopedista per l’integrazione dei ragazzi disabili.

I primi incontri saranno formati da gruppi di solo quattro partecipanti, per adattare la metodologia di inserimento ed insegnamento in funzione della disabilità. Sono anche previsti un supporto musicale e particolari effetti cromatici tesi al rilassamento mentale e muscolare.

Una relazione periodica (ogni tre mesi) permetterà di valutare i progressi dei partecipanti ed i profili di miglioramento del corso.

I soci dei Club parteciperanno attivamente ai corsi di Yoga come supporto agli istruttori e si impegnano a divulgare l’iniziativa mediante canali social e stampa locale per dare massima diffusione all’iniziativa e visibilità ai Club partecipanti.

L’anziano e la cura quotidiana

L’anziano malato presenta poli-patologie croniche che mettono a dura prova le strutture assistenziali, tanto che solo un’innovazione tecnologica può garantire una migliore qualità di vita.

Questo progetto è un’iniziativa del Rotary Club di Valle Mosso in collaborazione con Rotary Club Biella e rientra nel Progetto Distrettuale Anziani per l’Anno Rotariano 2024-2025. Infatti, esso mira ad instaurare una efficace relazione di cura dell’anziano attraverso l’acquisto di strumenti che facilitano le attività di igiene quotidiana.

Il progetto si sviluppa come collaborazione con la Fondazione Cerino Zegna Impresa Sociale dal 1920, attiva sul territorio biellese nei servizi rivolti alle persone anziane. Infatti, la Fondazione ha sviluppato i propri interventi con l’obiettivo di integrare la rete dei servizi socio-sanitari esistenti, con un particolare riguardo nei confronti di non autosufficienti.

Per aiutare l’anziano nella vura quotidiana, il progetto prevede l’acquisto di:

  • Vasca Doccia in vetroresina che assicura un accesso frontale al paziente e riservatezza ed una posizione di lavoro ergonomica per l’operatore con entrata e uscita facilitate dalle comode maniglie. Dotata di un pannello di lavaggio e sanificazione con regolazione termostatica della temperatura di lavaggio e miscelazione automatica del disinfettante.
  • Barella Doccia Elettrica Convertibile per doccia, regolabile in altezza studiata per facilitare l’esecuzione delle procedure igieniche.