Il restauro della stele di Meru
Il restauro della stele di Meru (1973 a.C.), realizzato grazie alla collaborazione tra il Distretto Rotary 2031 e il Museo Egizio, è stato un grande onore e fonte di orgoglio per tutti noi. La Stele di Meru è attualmente esposta nella nuova sala permanente la “Galleria della Scrittura”.
Il nostro Distretto si è impegnato con passione in questo progetto per il restauro della stele di Meru: l’intervento infatti non è solo un restauro tecnico, ma un esempio concreto di come il Rotary si impegni a preservare la cultura e il patrimonio artistico, per il beneficio delle generazioni future.
Il progetto rientra in un protocollo di intesa stipulato con il Museo Egizio, che ha come obiettivo non solo il supporto materiale, ma anche la promozione della conoscenza della cultura egizia e la valorizzazione del nostro patrimonio museale. Infatti, Torino ha la fortuna di ospitare uno dei musei più importanti al mondo dedicati all’Antico Egitto.
Oltre alla Direttrice Gestionale del Museo Samanta Isaia ed al Governatore Distrettuale Vincenzo Carena (di cui riportiamo in calce il discorso inaugurale), era presente il Past Governor Roberto Lucarelli che ha fortemente voluto l’intervento durante il suo anno (2023/2024) quale Governatore.
Il nostro Distretto ha potuto finanziare l’operazione, che testimonia la concreta e duratura partecipazione del Rotary al Bicentenario del Museo, grazie a una vincente operazione di fundraising: lo spettacolo di Giorgio Bolognese lo scorso anno al Teatro Alfieri.
La stele, datata al 1973-1972 a. C., racconta la vita di colui che fu sovrintendente del portasigillo durante il regno di Mentuhotep II e fu inserita nella Collezione Drovetti del 1824 da cui prese le mosse il primato egittologico di Torino. Le restauratrici, la cui elevata professionalità ha restituito al reperto il suo antico splendore, hanno minuziosamente descritto l’intervento restaurativo, prevalentemente incentrato su progressive azioni di pulitura con innovative tecniche laser utilizzate forse per la prima volta con modalità così puntuali e con risultati così rispettosi dell’originalità del manufatto. Un racconto che ha decisamente catalizzato l’interesse di un pubblico avveduto, e sicuramente attento a cogliere la valenza, non solo culturale ma di servizio alla collettività, assunta da questa iniziativa e dalle altre che, nell’ambito del Protocollo di Intesa, seguiranno in un prossimo futuro.
Un sentito ringraziamento alla Commissione Distrettuale Valorizzazione Patrimonio Culturale, alla Direzione del Museo Egizio e alle restauratrici per il loro instancabile e prezioso lavoro!
Il discorso del Governatore
“Cari amici rotariani, Direzione del Museo Egizio, illustri ospiti tutti,
è per me un grande onore essere qui oggi per celebrare insieme a voi la conclusione dei lavori di restauro della stele di Meru del 1973–1972 a.C., acquistata da Bernardino Drovetti nel 1824: un progetto che è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra il nostro Distretto Rotary 2031 e il Museo Egizio.
Questo restauro non rappresenta soltanto un intervento tecnico su un prezioso reperto storico, ma incarna perfettamente uno degli scopi centrali del Rotary International: servire le comunità locali e globali. Tra le vie d’azione del Rotary, rientra anche il nostro impegno nella salvaguardia della cultura e del patrimonio artistico. Ciò significa preservare opere che appartengono non solo alla storia, ma anche al futuro delle generazioni che verranno.
La via d’azione di interesse pubblico del Rotary è particolarmente significativa in questo contesto. Essa ci invita a impegnarci in progetti che migliorano la qualità della vita delle comunità, e ciò include la valorizzazione della nostra eredità culturale. In questo caso specifico, con il restauro della stele di Meru, ci facciamo carico di un pezzo di storia che da oggi potrà essere nuovamente ammirato e compreso da migliaia di visitatori.
Questo intervento si inserisce all’interno di uno dei protocolli d’intesa che il Distretto Rotary 2031 sta stipulando da anni con i maggiori musei e istituzioni culturali del nostro territorio e in particolare nel protocollo d’intesa stipulato l’anno scorso tra il nostro distretto e il Museo Egizio, nato con lo scopo di rafforzare i rapporti tra il Rotary e questa nostra importante istituzione culturale. Tale accordo ha come obiettivo non solo il supporto materiale, come in questo caso con la ristrutturazione della stele, ma anche la diffusione della conoscenza e dell’amore per la cultura egizia tra i nostri soci rotariani e oltre.
Per la comunità di Torino, che ha la fortuna di ospitare uno dei musei più importanti al mondo dedicati all’antico Egitto, questo restauro rappresenta un contributo significativo. Il nostro Distretto si è impegnato con passione in questo progetto perché crediamo fermamente che la cultura sia un bene comune, un bene che arricchisce tutti noi.
Colgo l’occasione per ringraziare anzitutto la Commissione Distrettuale Valorizzazione Patrimonio Culturale e i suoi rappresentanti, Luigi Viana e Stefano Pannier, per il loro prezioso contributo e per il costante supporto che hanno offerto nel coordinamento di questo progetto. Il loro impegno è stato fondamentale nel garantire che questo restauro si svolgesse con successo e nel rispetto della storia e del valore del reperto.
Voglio però ringraziare soprattutto il mio predecessore, Roberto Lucarelli, Governatore 23/24, che ha avuto la lungimiranza di avviare questo progetto durante il suo anno di governatorato; e ringrazio tutti i soci rotariani che hanno contribuito a rendere possibile questo importante service. Un ringraziamento particolare va ovviamente anche alla Direzione del Museo Egizio e alle restauratrici, per la loro collaborazione e per la loro instancabile dedizione alla conservazione e valorizzazione di questo straordinario patrimonio.
Ora, è con piacere che, concludendo, passo la parola a Roberto Lucarelli e alle autorità e restauratrici del Museo Egizio, che potranno offrirci ulteriori dettagli sul significato di questo restauro. Grazie a tutti.“