“Antiche ricette piemontesi” è un viaggio tra i sapori, la cultura e le tradizioni della nostra terra. Infatti, cibo è aggregazione, conoscenza, cultura, memoria, è anche necessità, risorsa e sostegno.
“Antiche ricette piemontesi” – Le origini del progetto
Il luogo di nascita del volumetto “Antiche ricette piemontesi” è rappresentato dalla RSA “Il Girasole” di Ciriè, ad opera delle anziane ospiti della struttura, intervistate 10 anni fa dagli allievi della I media del Plesso Viola, quando il Rotary Club Ciriè Valli di Lanzo indisse un concorso per le scuole medie sulle usanze e tradizioni del territorio.
In questi incontri i ragazzi trassero, oltre al testo dell’intervista, una serie di ricette corredate di bellissimi disegni a colori, che furono presentate al concorso.
Un progetto per gli anziani
Sarebbe stato un peccato perdere questo bellissimo lavoro e l’occasione è venuta quest’anno dal Progetto Distrettuale sulla “Tutela dell’Anziano”. Poiché “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, come recita la legge di Lavoisier, quest’anno le ricette raccolte dalla viva voce delle Signore ad opera dei ragazzi si sono trasformate in quaocosa di concreto. Infatti, è stato pubblicato il bel ricettario stampato a cura del Rotary Club CIriè Valli di Lanzo.
Il service denominato “Antiche Ricette Piemontesi”, in collaborazione con i Rotary Club Cuorgnè e Canavese e Rotary Club Ivrea, è consistito nell’acquisto di attrezzature per le cucine delle RSA, quindi sempre in tema cibo, e per l’assistenza ai malati di Parkinson.
Il ricettario ha avuto un grande successo, con 1.000 copie vendute, tra rotariani e non. Così, con il ricavato della vendita sarà possibile dare vita ad altre iniziative a favore dell’anziano.
Il video di presentazione del progetto
In occasione della Giornata Distrettuale dell’Anziano è stato preparato questo video di presentazione del progetto.
Un incontro tra giovani e anziani
Il ricettario vuole trasmettere il rispetto delle risorse che abbiamo a disposizione, che i vecchi ci hanno insegnato ad utilizzare bene, a non sprecare e che non dobbiamo permettere che vadano perdute.
Inoltre, il libro è stata l’occasione di un bellissimo incontro tra due generazioni, i nonni e i giovani, allora ragazzini, adesso ventenni, che l’occasione ha fatto conversare e lavorare insieme, un legame affettivo che è sempre fonte di saggezza e di grande educazione alla vita.