Rotariani a Casa Maria – Kenya

Nel cuore di Ndaragwa c’è un muro, il suo intonaco e le sue fessure testimoniavano il passare del tempo. Era il muro di una piccola missione che accoglie bambini orfani, testimone discreto di innumerevoli storie, speranze e difficoltà.

Questa missione è Casa Maria, una struttura di accoglienza per orfani e bambini di strada che si trova a Ndaragwa, un villaggio del Kenya situato sulla linea dell’Equatore, a circa 200 km a nord-ovest di Nairobi.

un gesto di luce

Un gruppo di rotariani tra cui Marilena Pochettino, Giovanna Pozzallo e Alberto Bich, animati da una passione sincera e dalla voglia di portare un raggio di luce,
hanno deciso di colorare quel triste muro. Con pennelli e vernice, accompagnati da un’energia contagiosa, hanno dato il via a un progetto di rinascita che sarebbe andato ben oltre una semplice tinteggiatura.

L’arcobaleno della rinascita

L’idea era semplice, ma coinvolgente: trasformare la grigia superficie in un inno alla gioia, un’esplosione di colori che riflettesse la speranza. E quale migliore ispirazione se non l’arcobaleno, simbolo universale di promessa e felicità? Una striscia di rosso, poi arancione, giallo, verde, blu e
viola, il muro ha iniziato a sorridere.

Ma il vero tocco di magia è arrivato dai protagonisti più speciali di Ndaragwa: i bambini della missione. Con i loro occhi scintillanti di curiosità e la loro innata capacità di trasformare ogni cosa in gioco, hanno lasciato il loro segno indelebile. Ognuno di loro ha immerso le proprie manine nei barattoli dei diversi colori e, con un misto di serietà e gioia, ha impresso la propria impronta al centro del grande cuore disegnato sul muro.

casa maria: una storia di accoglienza e coraggio

Dove oggi c’è Casa Maria, fino al 2003 esisteva solamente una baracca di legno, costruita dieci anni prima dal parroco locale, Padre Gerard Muthenge, con il sostegno della comunità. Quella baracca ospitava circa 60 bambini. Oggi, a Casa Maria vivono oltre 100 bambini, di età compresa tra 0 e 18 anni, che le “Piccole Figlie di San Giuseppe di Verona” hanno sottratto all’abbandono ed alla fame.

Ogni giorno i bambini sono assistiti nel loro percorso di crescita, con il sostegno dell’associazione Ruota Amica e dei donatori che negli anni hanno deciso di occuparsi della struttura (in particolare i Distretti Rotary e Rotaract 2030, 2031, 2032 con i loro Club e i moltissimi soci).
All’interno della struttura si svolgono anche attività produttive essenziali (farina, pane, latte, biogas, ortaggi e frutta) che servono a garantirne il più possibile l’autosufficienza.